La Storia di GAATW
La storia di GAATW è una storia di donne, donne che creano alleanze oltre le frontiere. Questa storia segna anche un momento di maturità nel movimento femminista:
- Si è riconosciuto che la visione globale di associazione tra donne era sovraccaricata di numerose tensioni, incluse quelle della razza, classe, sessualità e nazionalità e ci si è reso conto della necessità di ascoltare ancor prima che parlare a nome delle altre donne;
- Si è ammesso che le alleanze femministe, e anche quelle di altro tipo, si costruiscono attorno a relazioni di potere diseguale;
- Si è compreso che la solidarietà finalizzata all’azione politica può essere effettiva solo se si riesce a negoziare varie agende.
Molte delle madri fondatrici di GAATW sono donne del sud del mondo che hanno acquisito l’esperienza della migrazione e dello spostamento (desplazamiento). Come donne politicamente attive, lavorano tutte su temi che analizzano la violenza di genere, il turismo e lo sfruttamento sessuale delle donne in contesti di conflitto armato. Gli anni di lavoro passati a trattare la situazione delle donne migranti sia nei paesi di origine, sia in quelli di destinazione, le ha condotto a porsi nuovamente la questione della migrazione e della tratta. Essendo esse stesse donne migranti, e beneficiando di privilegi sociali ben più importanti, si sono sentite attratte dalla difficile situazione che si trovavano ad affrontare le donne dei loro stessi paesi nel Nord industrializzato.
In qualità di lavoratrici sociali, interpreti, investigatrici e avvocate, le future fondatrici di GAATW hanno ascoltato le testimonianze delle loro compatriote che avevano intrapreso viaggi multipli alla ricerca dei propri sogni. Come solitamente accade, le testimonianze sono state raccolte nel momento in cui le donne si trovavano in una situazione difficile. Le promesse fatte loro da chi le aveva reclutate non erano state mantenute; le condizioni di lavoro erano insopportabili e, spesso, dopo anni di duro lavoro erano dovute tornare a casa senza neppure un rilevante guadagno economico. Ogni storia era una testimonianza di coraggio, di spirito di iniziativa e di determinazione. Complesse, forti e senza fine, queste storie palesavano lo stereotipo della vittima così come la percezione dominante di cosa potesse essere la tratta.